Zero Plastic

As part of the Blue Growth Operational Plan, the Lazio Region has approved and financed the implementation of the project “Zero Plastic. Integrated system for the collection of plastics in the sea and in the waters of the port of Anzio” proposed by the Municipality of Anzio in collaboration with Sapienza University of Rome – MEMOTEF Department and the British video-documentation company Raw-News and the Port Authority of Anzio. The project involves the use of a marine drone capable of collecting plastics and eliminating hydrocarbons from the sea surface, in addition to creating an ecological island for plastics collected by fishing boats and used oils.

[photo G. Lupinacci/Raw-News]

The local community and the sea workers who have been working for years to promote sustainability and care for the sea as a common good have collaborated for years on projects to monitor plastics and enhance the Port (such as SeaPaCS and FishArt led by the team CO>SEA Sapienza MEMOTEF + Raw-News), thanks to the support of the former director of the Environment Office Eugenio Monaco and the current Environment Councilor Luca Brignone. The Zero Plastic project is the result of a work of creating shared knowledge, developing alternatives in a participatory way and international connections created by the territory for the sea.

The structure will be built in the port area located after the fishing cooperatives, will be accessible only with a magnetic card and powered by photovoltaic panels. Inside there will be five containers for plastic of 1100 liters each and one for used oils.

[photo G. Lupinacci/Raw-News]

“It is an initiative that goes in the direction of waste reduction,” said the environmental councilor, Luca Brignone, “through the use of a high-tech tool that can collect the plastic it finds in the sea and collect it in a rear bag. It works, so to speak, like a robot for cleaning floors, able to return to the charging station once full. From there, it will be emptied in the ecological island. The project,” he added, “is even more complex because it also includes an education campaign in schools, with the aim of transforming schools into plastic free. I would like to point out that we achieved this result by also involving the team of geography of the sea and coasts of the Sapienza University of Rome.”

Zero Plastica is a project by Anzio City Council

in collaboration with:

[italian]

Nell’ambito del Piano Operativo Blue Growth, la Regione Lazio ha approvato e finanziato la realizzazion l progetto “Zero plastica. Sistema integrato per la raccolta delle plastiche in mare e nello specchio d’acqua del porto di Anzio” proposto dal Comune di Anzio con la collaborazione della Sapienza Università di Roma – Dipartimento MEMOTEF e la società di video-documentazione britannica Raw-News e la Capitaneria di Porto di Anzio. Il progetto prevede l’impiego di un drone marino in grado di raccogliere plastiche ed eliminare idrocarburi dalla superfice marina, oltre alla realizzazione di un’isola ecologica destinata alle plastiche raccolte dai pescherecci e agli oli esausti.La struttura sarà realizzata nell’area portuale che si trova dopo le cooperative di pescatori, sarà accessibile solo con una tessera magnetica e alimentata da pannelli fotovoltaici. All’interno ci saranno cinque contenitori per la plastica da 1100 litri ciascuno e quello per gli oli esausti.

La comunità locale e i lavoratori del mare che da anni si impeganno per promuovere la sostenibilità e la cura del mare come bene comune insieme hanno collaborato per anni sui progetti di monitoraggio delle plastiche e valorizzazione del Porto (come ad esempio SeaPaCS e FishArt guidati dal team CO>SEA Sapienza MEMOTEF + Raw-News), grazie al supporto dell’ex dirigente dell’Ufficio Ambiente Eugenio Monaco e l’attuale assessore dell’Ambiente Luca Brignone. Il progetto Zero Plastica si pone come risultato di un lavoro di creazione di conoscenza condivisa, elaborazione di alternative in maniera partecipata e connessioni internazionali create dal territorio per il mare.

“È un’iniziativa che va nella direzione della riduzione dei rifiuti – ha detto l’assessore all’ambiente, Luca Brignone – attraverso l’utilizzo di uno strumento ad alta tecnologia che riesce a raccogliere la plastica che trova in mare e raccoglierla in un sacco posteriore. Funziona, per intenderci, come un robot per la pulizia dei pavimenti, in grado di tornare alla stazione di ricarica una volta pieno. Da lì si procederà allo svuotamento nell’isola ecologica. Il progetto – ha aggiunto – è ancora più articolato perché prevede anche una campagna di educazione nelle scuole, con l’intento di trasformare gli istituti scolastici in plastic free. Mi piace sottolineare che siamo arrivati a questo risultato coinvolgendo anche il team di geografia del mare e delle coste dell’università Sapienza di Roma”.